Sto qui da poco più di un'ora e ancora gli occhi pieni d'immagini della reale vita dei villaggi del fiume percorso in showboat da Battambang. Questo è veramente un percorso fluviale da vivere e da consigliare come esperienza. Certo via terra s'impiegherebbe forse la metà del tempo ma vi perdereste 9 ore di un affascinante documentario. Il bacino del fiume non è molto largo pertanto attraversando un'infinità di villaggi dove il tempo scorre nella semplicità dei suoi abitanti si accavallano scenari di vita quotidiana tra pescatori immersi nel fango, barcaiole venditrici di tutto e schiamazzanti bambini che ti salutano sbracciandosi come forsennati e al solito con i loro sorrisi spontanei sono gli attori principali.
Durante il tragitto la barca fa una sola sosta a metà viaggio pertanto mi sento di dare due consigli: primo, bevete poco perché il bagno non è per tutti.... secondo, portatevi qualcosa da mangiare perché anche qui potreste avere qualche problemino igienico....
Per il resto le nove ore di viaggio volano...arrivi a Siem Reap tradotto significa "siamesi sconfitti"..... che nome è questo per una città? dove ti aspetti che almeno ci sia un molo degno dell'importanza e invece la barca attracca in un fangoso affluente in mezzo alle risaie,
dove ad aspettarti ci sono gli immancabili tuk-tuk pronti a portati in città lungo i 13 polverosi kilometri per una cifra che equivale a circa la paga settimanale di un operaio... 30$! Ma trattando e dividendo con qualche altro compagno di viaggio si può arrivare a un buon compromesso, io l'ho fatto con una coppia di bresciani e con 5$ a testa siamo riusciti ad arrivare a meta. Evidentemente è il solito discorso per far lavorare un po' tutti..... e ci sta' tutto. Tornando a Battambang in se non ha nulla di particolare, un paio di templi da visitare in uno Phnom Banan è un buon motivo per fare un po' di attività fisica visto che si devono salire 358 irregolari gradini,
mentre anche se oramai rimane solo un servizio turistico, il treno di bambù può essere un'occasione per cogliere il lato umoristico della cosa, in pratica verrete accomodati su una piattaforma di stecche di bambù che viaggia lungo una sgangherata e storta monorotaia dei tempi della colonizzazione francese, trainati dalla forza di un motore a scoppio tipo quello dei generatori di corrente.
Il tragitto dura in totale una quarantina di minuti con una sosta di 10 in una pseudo stazione creata solo per far vendere un po di cianfrusaglie ai turisti, con la complicità dei soliti stupendi bambini.
La cosa buffa è.... che succede quando s'incontra il convoglio che viene dalla parte opposta? È quello che ci si chiede quando da lontano se ne intravede la sagoma... semplice, in meno di 10 secondi uno dei "vagoni" viene completamente smontato e posto sul un lato delle rotaie in questo modo si lascia il passaggio libero all'altro e immediatamente si ricompone il tutto è si prosegue! Come si stabilisce chi deve procedere allo smontaggio? Ancora più semplice, la priorità spetta a chi ha più passeggeri o più vagoni... pura democrazia!
Un'avvertenza, se viaggiate single, aspettatevi che all'arrivo essendo soli vi chiedano 10$ per fare il tragitto, il segreto sta nell'aspettare che giunga qualcun altro e la tariffa scende a 5$!
Durante il tragitto la barca fa una sola sosta a metà viaggio pertanto mi sento di dare due consigli: primo, bevete poco perché il bagno non è per tutti.... secondo, portatevi qualcosa da mangiare perché anche qui potreste avere qualche problemino igienico....
Per il resto le nove ore di viaggio volano...arrivi a Siem Reap tradotto significa "siamesi sconfitti"..... che nome è questo per una città? dove ti aspetti che almeno ci sia un molo degno dell'importanza e invece la barca attracca in un fangoso affluente in mezzo alle risaie,
dove ad aspettarti ci sono gli immancabili tuk-tuk pronti a portati in città lungo i 13 polverosi kilometri per una cifra che equivale a circa la paga settimanale di un operaio... 30$! Ma trattando e dividendo con qualche altro compagno di viaggio si può arrivare a un buon compromesso, io l'ho fatto con una coppia di bresciani e con 5$ a testa siamo riusciti ad arrivare a meta. Evidentemente è il solito discorso per far lavorare un po' tutti..... e ci sta' tutto. Tornando a Battambang in se non ha nulla di particolare, un paio di templi da visitare in uno Phnom Banan è un buon motivo per fare un po' di attività fisica visto che si devono salire 358 irregolari gradini,
mentre anche se oramai rimane solo un servizio turistico, il treno di bambù può essere un'occasione per cogliere il lato umoristico della cosa, in pratica verrete accomodati su una piattaforma di stecche di bambù che viaggia lungo una sgangherata e storta monorotaia dei tempi della colonizzazione francese, trainati dalla forza di un motore a scoppio tipo quello dei generatori di corrente.
Il tragitto dura in totale una quarantina di minuti con una sosta di 10 in una pseudo stazione creata solo per far vendere un po di cianfrusaglie ai turisti, con la complicità dei soliti stupendi bambini.
La cosa buffa è.... che succede quando s'incontra il convoglio che viene dalla parte opposta? È quello che ci si chiede quando da lontano se ne intravede la sagoma... semplice, in meno di 10 secondi uno dei "vagoni" viene completamente smontato e posto sul un lato delle rotaie in questo modo si lascia il passaggio libero all'altro e immediatamente si ricompone il tutto è si prosegue! Come si stabilisce chi deve procedere allo smontaggio? Ancora più semplice, la priorità spetta a chi ha più passeggeri o più vagoni... pura democrazia!
Un'avvertenza, se viaggiate single, aspettatevi che all'arrivo essendo soli vi chiedano 10$ per fare il tragitto, il segreto sta nell'aspettare che giunga qualcun altro e la tariffa scende a 5$!
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